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Investire in Borsa: è ancora consigliabile dopo uno strepitoso 2020?

Il 2019, in ambito finanziario, è stato un anno a dir poco brillante. Anzi, il termine “straordinario” maggiormente si addice a quanto avvenuto nei mercati. Anche il mondo dei bond, infatti, ha beneficiato di alcuni avvenimenti inattesi, come, per quanto concerne il mercato nostrano, al forte restringimento dello spread, che ha dato modo ai detentori dei titoli di stato in primis, e più in generale ai possessori di titoli obbligazionari, di ottenere dei rendimenti sorprendenti. Ma a fare la parte del leone sono stati gli indici azionari, che, su scala mondiale, hanno strappato un incredibile 26%. 

2020: perché continuare ad investire in Borsa?

Per analizzare questo stupefacente risultato, però, non si può trascendere da quanto avvenuto negli ultimi sei mesi del 2018, quando gli stessi registrarono, mediamente, delle perdite superiori al 10%. All’epoca, a scatenare il panico sui mercati furono le dichiarazioni di Trump che, dal proprio profilo Twitter, dichiarò di voler intraprendere una vera e propria guerra commerciale con la Cina, applicando alla “Grande Muraglia” dei forti dazi. Una misura, all’epoca, che mirava a risvegliare il sentimento nazionalista degli elettori a stelle e strisce, che si accingevano a votare per le elezioni di “mid-term”. Una volta perse, con la vittoria dei Democratici alla Camera, Trump ha gradualmente ridotto l’impatto dei dazi nei confronti del partner cinese, applicandoli in misura significativamente ridotta rispetto alle originarie intenzioni. 

Il 2019, di conseguenza, ha svoltato, sin dal mese di gennaio, in senso ampiamente positivo sui mercati azionari, un trend che, di fatto, non si è arrestato anche negli undici mesi successivi. Gli strepitosi profitti ottenuti nel 2019, però, pongono, nel sentiment di alcuni investitori, delle domande legittime: è ancora il caso di investire nel mercato azionario anche nel 2020? 

Un quesito al quale la maggior parte degli esperti risponde affermativamente, anche se, come logica imporrebbe, è altamente improbabile, se non impossibile, che si registri nuovamente un incremento del 25%. I motivi di questa view positiva sono essenzialmente due: le elezioni americane di novembre, che dovrebbero imporre a Trump un atteggiamento particolarmente accogliente nei confronti dei mercati, ai quali sono strettamente correlati l’andamento dei fondi pensione; la politica monetaria estremamente accomodante della BCE, che sta drenando liquidità nei mercati per sostenere la zoppicante economia dell’area €uro. 

Comprare azioni: perché è maggiormente conveniente col trading online?

Investire nei mercati azionari, complici gli ormai ridotti margini di guadagno in quelli obbligazionari, dovrebbe risultare, anche nel 2020, una mossa vincente per i risparmiatori. Giocare in borsa, nell’accezione più positiva del termine, potrebbe costituire un ottimo coadiuvante per migliorare le performance del portafoglio titoli di ogni singolo investitore. Adottando, possibilmente, una strategia “short” per beneficiare di un mercato che, a detti degli esperti, dovrebbe muoversi “lateralmente”, ovvero con oscillazioni – sia in senso positivo che negativo – non particolarmente significative. 

In un simile contesto, risulta particolarmente indicato fare trading online, ovvero effettuare operazioni di compravendita in remoto, sfruttando il proprio smartphone, pc o tablet, fissando degli adeguati stop loss (ribassi oltre ai quali potrebbe risultare sconveniente detenere un titolo) e take profit (rialzo considerato soddisfacente dal trader per vendere il titolo e realizzare una plusvalenza). 

Utilizzare la grande rete telematica per investire in borsa, d’altro canto, riserva ai risparmiatori dei significativi benefici rispetto allo sportello bancario o postale. Basti pensare, ad esempio, al risparmio in termini commissionali: in agenzia il costo medio da sostenere nell’acquisto di un titolo azionario ammonta a circa lo 0,70% del valore del titolo investito, mentre tramite i portali finanziari online il costo si riduce di oltre il 50% o, addirittura, in misura maggiore. Un altro aspetto, poi, riguarda il cosiddetto “timing”, elemento di fondamentale importanza in ambito finanziario: nella rete telematica l’operazione viene eseguita in real time, alle condizioni predilette dal trader, mentre in agenzia, a causa dei tanti minuti di attesa, è probabile veder sfumare la convenienza di un’operazione di compravendita. Nel 2020, di conseguenza, approcciare ai listini borsistici è ancora consigliabile. Farlo mediante il trading online, lo è ancor di più.

Il broker Fortissio spiega le implicazioni fiscali del trading online

Il trading on line è notevolmente cresciuto negli ultimi anni, infatti, sempre più persone si affidano a broker per i propri investimenti. In questo campo la tecnologia ha fatto passi da gigante, tanto che è possibile scaricare le App delle piattaforme direttamente sui dispositivi più utilizzati ed meffettuare operazioni di investimento con un semplice click. Chi investe in borsa e ottiene dei profitti è soggetto al pagamento delle tasse, con la diffusione del trading on line sono state introdotte nuove normative fiscali per la denuncia dei proventi derivanti dalle operazioni di trading.

Implicazioni fiscali del trading on line: Broker italiani o esteri, autorizzazioni e licenze

I Broker per poter svolgere la loro attività di intermediazione finanziaria devono essere autorizzati dalla CONSOB e avere l’abilitazione della Banca d’Italia, possono, inoltre avere anche sede legale all’estero, con licenza CySEC e poter operare su tutto il territorio dell’Unione Europea. nel caso in cui i ricavi provengano da un intemediario italiano, bisogna compliare il riquadro RT, mentre verà compilato il riquadro RW per i flussi di denaro derivanti da broker esteri. In questo caso, bisognerà inserire una descrizione delle movimentazioni verso l’estero e dall’estero. In ogni caso, solo se i prelievi e i depositi superano i 10 mila euro in tutto l’anno solare. Per quanto riguarda la presentazione del modello 730, per dichiarare proventi derivanti da intermediari esteri bisognerà compilare il quadro RT/RW e allegare al 730 il frontespizio del modello unico compilato.

Fortissio è una delle migliori piattaforme per il trading on line, la quale oltre a offrire un’assistenza qualificata 24h, utilizza strumenti finanziari di analisi altamente tecnologici e affidabili. La piattaforma ha marchio VIE FINANCE, società di investimento operante in Grecia, autorizzata da Hellenic Capital Market Commission. inoltre, la società segue la Direttiva Europea, che regolamenta i mercati degli strumenti finanziari. La VIE FINANCE è membro dell’ICF, Investor Compensation Fund, che ha lo scopo di garantire il risercimento dei depositi fino a 20 mila euro. Il Broker Fortissio permette di operare in tempo reale su diversi mercati finanziari e senza commissioni. Gli asset principali su cui opera Fortissio sono Azioni, valute, Cryptomonete, Materie prime, ETF, Indici. Sulla piattaforma è possibile accedere a diversi tipi di strumenti, utili per poter svolgere in autonomia e con la massima trasparenza le operazioni di trading. Tali strumenti sono i grafici in tempo reale, molto validi per aiutare i trader ad orientarsi prima di effettuare scelte su indici, commodoty, titoli e coppie di valute. Il calendario economico, invece è uno dei più potenti strumenti di analisi per i trader, perché consente di accedere a tutte le notizie macroeconomiche quotidiane, fondamentali per potersi districare sui mercati finanziari e fare le scelte giuste. Come ben si sa, vi sono notizie sull’andamento del petrolio o dell’oro, sulle diverse stime di crescita del Pil e cosi via, che condizionano fortemente l’andamento di un titolo o di una materia prima in generale. Un altro importante strumento fornito dalla piattaforma Fortissio sono le Notizie finanziarie, serve ai traders che acquistano e vendono seguendo le notizie in tempo reale. Infine, la piattaforma prevede un servizio di SMS, attraverso il quale fornisce aggiornamenti in tempo reale dell’andamento dei mercati, sulle notizie finanziarie e sul calendario economico. sul sito di Fortissio è possibile aprire diversi tipi di conto, in base alle proprie esigenze: Basic, Discovery, Silver, Gold, Diamond, Vip. La piattaforma prevede depositi minimi anche di 200 euro, a fronte di una vasta gamma di servizi offerti fra cui, eBook gratuito, Formazione gratuita, Account Manager Personale, Agente personale del servizio clienti, Trading insider. I prelievi sono molto veloci e il personale che assiste i clienti è disponibile in ogni momento della giornata, per fornire spiegazioni tecniche e per risolvere eventuali problemi che possono insorgere durante l’attività di trading. L’assistenza di personale qualificato è in grado di supportare i primi passi nel mondo del trading on line dei clienti meno esperti del settore.

Aspetto fiscale del trading on line

Tutti i ricavi provenienti dal trading on line subiscono una tassazione del 26% e devono essere indicati nel modello Unico nell’apposito quadro. I ricavi possono seguire due regimi fiscali: il regime sostitutivo e il regime dichiarativo. Se si scegli il regime sostitutivo, in questo caso sarà il broker a trattenere l’imposta ogni volta che si realizza un guadagno; successivamente lo stesso broker provvederà a liquidare le somme direttamente allo Stato. Il regime sostitutivo è scelto da un numero maggior edi persone, proprio perché tutte le operazioni vengono tassate alla fonte e in questo modo si avrà sempre sotto controllo il ricavo netto derivante dall’attività di negoziazione titoli effettuata. Quando invece si sceglie il regime dichiarativo sarà cura del trader dichiarare nella propria dichiarazione dei redditi i guadagni del trading on line. Il broker fornirà ogni anno una dichiarazione di tutti i proventi derivanti dall’attività nell’anno solare, molte piattaforme permettono di scaricare tale dichiarazione direttamente da un’apposita sezione sul sito web del broker.

Tassazione trading on line regime dichiarativo: Come compilare il modello Unico

Molti trader ritengono più opportuno e conveniente scegliere il regime dichiarativo per il pagamento delle imposte. Il modello Unico o il modello 730 permettono di dichiarare ogni tipo di reddito: da fabbricati, da lavoro dipendente, quote e partecipazioni in società e plusvalenze di natura finanziaria. I ricavi derivanti dal trading on line vanno indicati nel Modello Unico al rigo RT41, nella sezione 11-B sotto la voce altri redditi diversi di natura finanziaria. In questa sezione oltre alle attività di trading on line, vanno indicati anche future, options e contratti forward. L’aspetto fiscale prevede, quindi il calcolo delle plusvalenze, di eventuali perdite e il pagamento dell’imposta totale.

Aspetti fiscali del trading on line: le perdite

Anche le eventuali perdite, che scaturiscono dall’attività di trading on line vanno indicate nel rigo RT45 e conteggiate nella dichiarazione; solo una quota è però deducibile dalle imposte e precisamente il 62,50% del totale. L’aliquota di tassazione dei ricavi del trading on line era del 20%, solo sucessivamente nel 2014, con il governo Renzi ha subito un aumento, arrivando al 26%. L’imposta va versata con apposito modello F24 con codice tributo 1100 e calcolata sulla differenza degli acquisti e delle vendite (minusvalenze e plusvalenze) effettuati nell’anno solare che va dal 1 gennaio al 31 dicembre dell’anno precedente al quale si presenta la dichiarazione dei redditi.

Cos’è lo Scalping e chi lo fa

I trader vengono generalmente classificati in base alla frequenza degli scambi che effettuano, così troviamo trader giornalieri, swing trader e position trader. Lo scalping è una strategia comune utilizzata dai trader giornalieri (day trader), per realizzare piccoli profitti da distorsioni temporanee nei mercati finanziari. Innanzitutto, riducendo il rischio, la strategia lavora per produrre rendimenti stabili, anche se di piccola entità (ma è la somma, che fa il totale!).

In questo articolo, daremo un’occhiata a che cos’è lo scalping, perché attrae così tanti trader e faremo alcune importanti considerazioni.

Gli scalpers, come vengono comunemente chiamati i trader che approfittano di questa tecnica, mirano a trarre profitto dalla differenza tra i prezzi di domanda e offerta. Facendo centinaia di scambi a breve termine ogni giorno, questi trader possono accumulare grossi profitti nel tempo, anche se il profitto di ogni trade è relativamente basso. Le posizioni vengono aperte e chiuse anche nel giro di pochi secondi o minuti, il che limita il rischio associato ad ognuna di esse.

Spesso gli scalpers utilizzano i dati relativi al tempo e alle vendite per massimizzare i profitti, determinando di conseguenza quando e dove effettuare operazioni. Ad esempio, un trader potrebbe notare blocchi di stock acquistati in incremento ogni giorno e quindi decidere di acquistare prima dell’acquisto e vendere subito dopo, per realizzare un piccolo profitto ogni volta.

Ci sono anche gli scalpers a lungo termine, che possono implementare diverse strategie progettate per sfruttare le tendenze tecniche a breve termine. Ad esempio, un trader potrebbe sempre comprare un titolo al breaks out di un modello a triangolo ascendente, su un volume più alto della media e vendere automaticamente dopo un movimento superiore al 3%. Queste dinamiche sono all’opposto delle strategie “lascia correre i tuoi profitti”, tipiche degli operatori tecnici.

Cosa attrae dello scalping? Lo scalping attrae molti trader grazie al suo approccio diretto, che si applica a quasi tutti gli ambienti di mercato. Poiché le opportunità di scalping possono verificarsi in qualsiasi momento, alcuni trader trovano queste strategie utili in aggiunta ad un diverso stile di trading che utilizzano più regolarmente. Ad esempio, molti position trader utilizzano strategie di scalping regolarmente.

Alcuni vantaggi chiave dello scalping includono:

  • Mercato neutro. Lo scalping non si basa su forti tendenze o movimenti direzionali, il che significa che i trader possono trarre profitto in quasi tutti gli ambienti di mercato ed evitare di aspettare.
  • Rischio limitato. Lo scalping comporta l’acquisto e la vendita durante lo stesso giorno – e spesso entro pochi secondi o minuti – il che limita il rischio al ribasso da eventi catastrofici che si possono verificare durante la notte.
  • Movimenti più semplici. Gli scalpers prendono di mira i piccoli movimenti di prezzo, che si verificano con una frequenza maggiore rispetto alle configurazioni commerciali più grandi, il che significa che i guadagni consistenti possono essere elaborati solo col passare del tempo.
  • Trade semplici. Le strategie di scalping sono generalmente molto semplici e prevedono regole specifiche per l’ingresso e l’uscita, e si possono utilizzare con qualsiasi conto demo Forex o reale, eliminando le decisioni soggettive.

Quali sono i rischi? Facciamo alcune considerazioni. Lo scalping può aiutare a ridurre molti fattori di rischio, rendendolo attraente per i trader a breve termine, ma ci sono comunque diversi rischi da prendere in considerazione. Come specificato anche sul sito della holding internazionale www.fibogroup.it, dopotutto, se lo scalping fosse in grado di generare profitti privi di rischio, i trader applicherebbero soltanto questa strategia, ma in realtà non è così!

Prima di intraprendere una strategia di scalping, per evitare perdite improvvise, i trader dovrebbero tenere a mente queste considerazioni:

  • Lo slittamento. Fare scalping significa approfittare dei piccoli movimenti di prezzo, il che significa che è importante ottenere prezzi accurati. Anche un piccolo slittamento può comportare perdite veloci su operazioni frequenti.
  • Disciplina. Lo scalping richiede una rapida entrata e uscita dalle posizioni di trading con margini molto piccoli di errore, dati i margini di profitto minimi. Dopo tutto, un’unica grande perdita potrebbe letteralmente eliminare migliaia di piccoli profitti.

Le opzioni binarie

Quando si parla di opzioni binarie, nel mondo della finanza e dell’economia, ci si trova in una situazione dove si ha un payoff limitato a fare delle operazioni  che ci portano in dote due tipologie di risultati: esatto o inesatto.

Le opzioni binarie vengono usate soprattutto quando ci si occupa di trading online, infatti queste ci permettono di  avere un notevole guadagno, che può superare di più del 50% il nostro capitale investito.

Come operare con le opzioni binarie

Le opzioni binarie vengono molto usate nel trading perchè hanno  una notevole facilità di applicazione e permettono di limitare le perdite.

La prima cosa da fare quando ci troviamo ad usare le opzioni binarie è quella di prendere in analisi gli asset e le coppie di valute e fare una previsione sul loro valore nel mercato azionario e  investire sulla crescita o la diminuzione del loro valore.

Le opzioni binarie nascono basse e alte ma hanno avuto diverse evoluzioni che hanno portato oggi ad avere delle nuove tipologie per la previsione del valore di un asset.

Tra le opzioni più importanti troviamo:

  • opzioni binarie alto/basso
  • opzioni binarie coppia
  • opzioni binarie breve termine
  • opzioni binarie one touch

 

Per operare con le opzioni binarie è importante avere almeno delle conoscenze in campo economico e finanziario e rimanere sempre aggiornati  visitando i  numerosi forum e siti internet che parlano di opzioni binarie e trading.

Le opzioni binarie vengono usate soprattutto da chi si trova alle prime armi  con il trading online poiché risultano essere di facile comprensione rispetto ad altre opzioni più avanzate

Le opzioni binarie si differenziano da quelle tradizionali, perché a differenza  di quest’ultime dove si  ha un controllo sui i vari cambiamenti del mercato con quello binarie è fondamentale avere una continua analisi sui risultati.

I principali asset sui quali lavoro le opzioni binarie sono:

  • asset forex
  • asset materie prime
  • asset indici
  • asset azioni

Come e quando si sono sviluppate le opzioni binarie

Il primo a parlare di opzioni binarie è stato lo studioso ed economista americano, Sanford J, Grossman, specializzato in finanza quantitativa presso la Wharton School della Pennsylvania di Philadelphia e creatore di quello che può essere considerato il primo modello di opzioni binarie.

Nel corso degli anni lo studio sulle opzioni binarie non si è mai fermato ed ha subito notevoli evoluzioni, ed oggi sono usate da tutti quelli che operano nel trading  grazie soprattutto alla Nadex ( North America Derivatives Exchange).

 

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