Il broker Fortissio spiega le implicazioni fiscali del trading online

Il trading on line è notevolmente cresciuto negli ultimi anni, infatti, sempre più persone si affidano a broker per i propri investimenti. In questo campo la tecnologia ha fatto passi da gigante, tanto che è possibile scaricare le App delle piattaforme direttamente sui dispositivi più utilizzati ed meffettuare operazioni di investimento con un semplice click. Chi investe in borsa e ottiene dei profitti è soggetto al pagamento delle tasse, con la diffusione del trading on line sono state introdotte nuove normative fiscali per la denuncia dei proventi derivanti dalle operazioni di trading.

Implicazioni fiscali del trading on line: Broker italiani o esteri, autorizzazioni e licenze

I Broker per poter svolgere la loro attività di intermediazione finanziaria devono essere autorizzati dalla CONSOB e avere l’abilitazione della Banca d’Italia, possono, inoltre avere anche sede legale all’estero, con licenza CySEC e poter operare su tutto il territorio dell’Unione Europea. nel caso in cui i ricavi provengano da un intemediario italiano, bisogna compliare il riquadro RT, mentre verà compilato il riquadro RW per i flussi di denaro derivanti da broker esteri. In questo caso, bisognerà inserire una descrizione delle movimentazioni verso l’estero e dall’estero. In ogni caso, solo se i prelievi e i depositi superano i 10 mila euro in tutto l’anno solare. Per quanto riguarda la presentazione del modello 730, per dichiarare proventi derivanti da intermediari esteri bisognerà compilare il quadro RT/RW e allegare al 730 il frontespizio del modello unico compilato.

Fortissio è una delle migliori piattaforme per il trading on line, la quale oltre a offrire un’assistenza qualificata 24h, utilizza strumenti finanziari di analisi altamente tecnologici e affidabili. La piattaforma ha marchio VIE FINANCE, società di investimento operante in Grecia, autorizzata da Hellenic Capital Market Commission. inoltre, la società segue la Direttiva Europea, che regolamenta i mercati degli strumenti finanziari. La VIE FINANCE è membro dell’ICF, Investor Compensation Fund, che ha lo scopo di garantire il risercimento dei depositi fino a 20 mila euro. Il Broker Fortissio permette di operare in tempo reale su diversi mercati finanziari e senza commissioni. Gli asset principali su cui opera Fortissio sono Azioni, valute, Cryptomonete, Materie prime, ETF, Indici. Sulla piattaforma è possibile accedere a diversi tipi di strumenti, utili per poter svolgere in autonomia e con la massima trasparenza le operazioni di trading. Tali strumenti sono i grafici in tempo reale, molto validi per aiutare i trader ad orientarsi prima di effettuare scelte su indici, commodoty, titoli e coppie di valute. Il calendario economico, invece è uno dei più potenti strumenti di analisi per i trader, perché consente di accedere a tutte le notizie macroeconomiche quotidiane, fondamentali per potersi districare sui mercati finanziari e fare le scelte giuste. Come ben si sa, vi sono notizie sull’andamento del petrolio o dell’oro, sulle diverse stime di crescita del Pil e cosi via, che condizionano fortemente l’andamento di un titolo o di una materia prima in generale. Un altro importante strumento fornito dalla piattaforma Fortissio sono le Notizie finanziarie, serve ai traders che acquistano e vendono seguendo le notizie in tempo reale. Infine, la piattaforma prevede un servizio di SMS, attraverso il quale fornisce aggiornamenti in tempo reale dell’andamento dei mercati, sulle notizie finanziarie e sul calendario economico. sul sito di Fortissio è possibile aprire diversi tipi di conto, in base alle proprie esigenze: Basic, Discovery, Silver, Gold, Diamond, Vip. La piattaforma prevede depositi minimi anche di 200 euro, a fronte di una vasta gamma di servizi offerti fra cui, eBook gratuito, Formazione gratuita, Account Manager Personale, Agente personale del servizio clienti, Trading insider. I prelievi sono molto veloci e il personale che assiste i clienti è disponibile in ogni momento della giornata, per fornire spiegazioni tecniche e per risolvere eventuali problemi che possono insorgere durante l’attività di trading. L’assistenza di personale qualificato è in grado di supportare i primi passi nel mondo del trading on line dei clienti meno esperti del settore.

Aspetto fiscale del trading on line

Tutti i ricavi provenienti dal trading on line subiscono una tassazione del 26% e devono essere indicati nel modello Unico nell’apposito quadro. I ricavi possono seguire due regimi fiscali: il regime sostitutivo e il regime dichiarativo. Se si scegli il regime sostitutivo, in questo caso sarà il broker a trattenere l’imposta ogni volta che si realizza un guadagno; successivamente lo stesso broker provvederà a liquidare le somme direttamente allo Stato. Il regime sostitutivo è scelto da un numero maggior edi persone, proprio perché tutte le operazioni vengono tassate alla fonte e in questo modo si avrà sempre sotto controllo il ricavo netto derivante dall’attività di negoziazione titoli effettuata. Quando invece si sceglie il regime dichiarativo sarà cura del trader dichiarare nella propria dichiarazione dei redditi i guadagni del trading on line. Il broker fornirà ogni anno una dichiarazione di tutti i proventi derivanti dall’attività nell’anno solare, molte piattaforme permettono di scaricare tale dichiarazione direttamente da un’apposita sezione sul sito web del broker.

Tassazione trading on line regime dichiarativo: Come compilare il modello Unico

Molti trader ritengono più opportuno e conveniente scegliere il regime dichiarativo per il pagamento delle imposte. Il modello Unico o il modello 730 permettono di dichiarare ogni tipo di reddito: da fabbricati, da lavoro dipendente, quote e partecipazioni in società e plusvalenze di natura finanziaria. I ricavi derivanti dal trading on line vanno indicati nel Modello Unico al rigo RT41, nella sezione 11-B sotto la voce altri redditi diversi di natura finanziaria. In questa sezione oltre alle attività di trading on line, vanno indicati anche future, options e contratti forward. L’aspetto fiscale prevede, quindi il calcolo delle plusvalenze, di eventuali perdite e il pagamento dell’imposta totale.

Aspetti fiscali del trading on line: le perdite

Anche le eventuali perdite, che scaturiscono dall’attività di trading on line vanno indicate nel rigo RT45 e conteggiate nella dichiarazione; solo una quota è però deducibile dalle imposte e precisamente il 62,50% del totale. L’aliquota di tassazione dei ricavi del trading on line era del 20%, solo sucessivamente nel 2014, con il governo Renzi ha subito un aumento, arrivando al 26%. L’imposta va versata con apposito modello F24 con codice tributo 1100 e calcolata sulla differenza degli acquisti e delle vendite (minusvalenze e plusvalenze) effettuati nell’anno solare che va dal 1 gennaio al 31 dicembre dell’anno precedente al quale si presenta la dichiarazione dei redditi.

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