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Ricavare il massimo profitto dalla vendita di monili in oro

Sono molte le ragioni che portano a disfarsi di un gioiello in oro, ma quando bisogna farlo il problema è riuscire a ottenere il massimo profitto. Molti compratori, sia privati che commercianti, tendono a deprezzare l’oggetto per poter spendere il meno possibile e ricavarne un buon guadagno. Insomma si incontrano persone alla ricerca di un affare. Come si può incassare il giusto valore? A Trento e dintorni ci sono molti gioiellieri, ma chi si rivolge a un Compro Oro può ottenere maggiori garanzie. Soprattutto questo tipo di attività offrono una valutazione reale e sempre aggiornata. Ecco qualche consiglio da seguire per chi vuole vendere i propri gioielli in oro e ricavare il massimo profitto.

Indipendentemente dal tipo di monile d’oro e dalla ragione per cui ci si vuole disfare del prezioso oggetto, si può monetizzare e soprattutto vedersi riconoscere il giusto. Sebbene le quotazioni del metallo pregiato siano variabili, va detto che negli ultimi anni l’oro ha ripreso quota, salendo a cifre decisamente interessanti. Potrebbe quindi essere l’occasione per disfarsi di un bracciale che non si usa più oppure di una collana che non piace. Il Compro Oro a Trento costituisce un punto di riferimento in questi casi, perché risulta essere il miglior offerente. É bene però essere consci di cosa si sta vendendo, per evitare errori. Va altresì considerato che non tutto l’oro è uguale. A determinare il valore del metallo sono i carati. Ne indicano la purezza. Se i carati sono 24, generalmente ciò accade per monete e lingotti, significa che si ha in mano un oggetto d’oro purissimo. Generalmente i gioielli di alta qualità si compongono di oro 18 carati. Si tratta infatti di leghe in cui il metallo puro ha un peso pari ai 750 millesimi del totale. Il valore dell’oro dell’oggetto va quindi diminuito del 25% rispetto alla quotazione riportata dal giornale. In ogni modo la cifra che si ottiene da questo calcolo è lorda. Il Compro Oro deve avere un minimo margine di guadagno. Una volta consultato il quotidiano si può fare un confronto con le offerte dei Compro Oro di Trento e dintorni sui loro siti internet. Si individua così l’importo più alto e conveniente.

Resta però una domanda: qual è il prezzo giusto a cui vendere oro?

Non c’è una vera e propria regola scritta, ma generalmente il margine di guadagno per l’intermediario è compreso tra il 15% e il 30%. Supponendo che l’oro puro costi sui 30 euro al grammo, ottenere una somma intorno ai 18 euro per il proprio gioiello in oro significa rientrare nei prezzi di mercato. Si tratta del massimo profitto, ma questo è chiaramente un esempio. Non va dimenticato che per sicurezza prima di effettuare la vendita si deve richiedere al Compro Oro una valutazione, così da conoscere la sua reale offerta. Mai accettare se si deve scontare il monile oltre il 30%. Meglio inoltre indirizzarsi verso operatori attivi nelle città più grandi, come Trento appunto, perché la concorrenza porta ad un innalzamento delle quotazioni del 5%-10% rispetto alla media. Chiaramente la proposta del commerciante riguarda anche lo stato di conservazione del prezioso, perché poi dovrà essere rivenduto a terzi. Nel caso non sia di buona fattura oppure presenti alcuni problemi il monile verrà fuso e utilizzato per produrre altri oggetti. Per non essere impreparati, meglio pesare il gioiello a casa, così da essere sicuri del dato fornito dal negoziante. I Compro Oro hanno comunque bilance ben tarate e controllate periodicamente dalle autorità competenti. Con queste accortezze si può ottenere il massimo profitto per la vendita del proprio monile d’oro.

Come si valuta l’oro usato?

Il prezzo dell’oro varia frequentemente e decidere di vendere un gioiello, delle monete oppure dei lingotti d’oro significa doversi affidare alle oscillazioni del mercato. I compro oro sono una buona soluzione. Si sono evoluti nel tempo, migliorando la qualità del servizio offerto e fornendo soprattutto la garanzia nel lavoro svolto e nel trattamento riservato al cliente. I marchi più grandi risultano essere tra i migliori per fornire una valutazione conveniente, aggiornata in tempo reale e adottata da tutti i punti vendita. Basta collegarsi al sito internet dell’impresa e visionare il prezzo, determinato in base alla qualità dell’oro. Considerato il peso si può visionare la valutazione oro offerta e quindi si può bloccare per un certo tempo, in modo da individuare il punto vendita più vicino a casa, dove recarsi per verificare l’oggetto e completare la vendita. L’addetto, con la professionalità necessaria, provvede ad accogliere la persona che intende liberarsi dell’oro usato praticando le condizioni previste dal brand e seguendo la quotazione presente sul sito internet.

 

All’interno del negozio il personale provvede a verificare l’oro. La qualità infatti si misura in carati, si parte dagli 8 o 9 se nell’oggetto vi è una presenza minima, per arrivare ai 14 dell’oro rosso, ai 18 dei gioielli, ai 20 o 22 per l’oro giallo delle monete e ai 24 peculiari dell’oro puro. Una volta controllato il tipo di metallo prezioso si provvede a pesare con una bilancia decimale, ispezionata periodicamente e certificata dalla Camera di Commercio, per conoscerne l’esatto peso.
A quel punto il professionista formula il prezzo, moltiplicando il peso per la quotazione indicata già precedentemente dal web ed ecco così la valutazione del nostro oro usato.
Se incontra il favore del proprietario dell’oro usato, si ricevono i soldi. Il mercato viene monitorato dagli esperti, che possono così fornire prezzi adeguati e fare offerte convenienti per la clientela, consentendo la vendita del proprio oro usato, di qualsiasi tipo sia, in modo sicuro e soddisfacente per realizzare una somma giusta.
I compro oro sono gestiti da persone qualificate e costantemente formate, in modo da garantire al cliente la massima preparazione.

 

L’andamento delle quotazioni oro negli ultimi anni: conviene acquistare o vendere?

L’oro, da qualche anno, sta rientrando dal suo massimi storico raggiunto tra il 2011 ed il 2012 in concomitanza con i massimi dello spread dei tassi di interesse tra paesi periferici dell’area Euro e Germania.

All’epoca la crisi economica ancora vicina e la necessità di trovare un rifugio dal diffuso degrado del merito di credito sospinse la quotazione dell’oro (bene rifugio per eccellenza) sino a quota 1850 dollari per oncia.

Ora i mercati si sono normalizzati ed il prezzo del metallo giallo è sceso sino ai livelli attuali e, da qualche mese scambia in un range compreso tra i 1050 ed i 1300 dollari per oncia.

La quotazione oro minima è stata toccata soltanto ad inizio del gennaio di quest’anno, ma il supporto a 1045 dollari ha retto ed anzi si è assistito ad un’impennata delle quotazioni sino a quota 1300 dollari l’oncia.

La prossima resistenza è fissata a quota 1325, superata la quale c’è spazio per una scalata sino a 1400 dollari l’oncia. Potrebbe essere una buona occasione per chi punta a qualche guadagno nel breve termine, anche considerando la possibilità di un rafforzamento del dollaro, valuta di quotazione dell’oro sui mercati internazionali, che favorirebbe chi prende una posizione lunga sul mercato in questo momento.

L’investitore con un ottica al lungo periodo ha una buona occasione per mettere un po’ di oro nel proprio portafoglio ad un prezzo non particolarmente elevato.

Consideriamo comunque che solitamente chi è portato ad investire in oro fisico, deve costantemente controllarne la quotazione ed è abituato ad attendere anche periodi di tempo abbastanza lunghi per poter trarre profitto da quest’investimento.

Tuttavia la componenti di metalli preziosi non è da sovrappesare considerando che i tassi di interesse nell’area euro non sono previsti in aumento nel breve e l’inflazione rimane attorno allo zero. Nemmemo il mercato americano offre chiari segnali di ripresa dell’inflazione e la FED ha lasciato intendere che nel corso del 2016 potrebbe esserci soltanto un aumento del tasso di riferimento.