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Come pagare la rata del mutuo: gli italiani si rivolgono ai compro oro

Per pagare la rata del mutuo molti italiani si rivolgono ai compro oro. E’ questa la nuova tendenza per far fronte alla crisi che ha messo in ginocchio molte famiglie che purtroppo devono continuare ad adempiere alle obbligazioni assunte in precedenza.

Ecco allora che i compro oro, ormai sempre più numerosi all’interno del territorio nazionale, sono la via di fuga per poter salvare i propri beni, più necessari, a discapito di quelli ritenuti più superflui.

In questi esercizi commerciali è possibile vendere immediatamente qualsiasi oggetto di oro, argento e altri materiali preziosi.
I beni d’oro vengono pesati tramite strumenti molto precisi e vengono valutati seguendo la quotazione oro di mercato, che varia di giorno in giorno.
In questo dato momento storico la quotazione dell’oro usato è di circa 37 euro a grammo.
I compro oro valutano anche lo stato del materiale, se si è conservato integro, se è realmente oro e ha l’obbligo di controllare anche i documenti di colui che è in possesso di quei gioielli.
La valutazione è completamente gratuita quindi nel caso in cui viene chiesto del denaro si è di fronte ad un truffatore. Per quanto riguarda la valutazione di pietre preziose si segue la valutazione del mercato e il tipo di materiale, la purezza, il taglio e tutte le altre caratteristiche proprie dei minerali.

Il pagamento dei compro oro avviene in contanti soltanto se si tratta di cifre inferiori a 3000 euro altrimenti occorre effettuare un bonifico. Essendo poi un contratto tra privati quindi è esente da IVA e da tasse.

L’oro cambiato deve rimanere nei compro oro per almeno 10 giorni. Si tratta di una durata stabilita dalla legge per evitare che il privato abbia dei ripensamenti. Infatti è possibile cambiare idea a ricomprare i propri gioielli.

L’oro dei compro oro viene rivenduto ad una ditta esterna, il Banco Metalli, che si occupa di fondere tutto il materiale e realizzare dei lingotti che vengono successivamente rivenduti sul mercato.

Mutui casa: settore immobiliare in crisi

Se il 2011 è stato un anno di crisi, per la nostra economia e anche per il settore immobiliare, il 2012 sembra voler confermare la tendenza nonostante sia iniziato veramente da pochissimo. La ragione principale è soprattutto la mancanza di liquidità da parte di tutte quelle famiglie che vorrebbero accendere ai mutui casa ma che non riescono ad accedervi a causa dell’irrigidimento delle condizioni. In questo clima di crisi generale e generalizzata, le banche chiedono sempre più garanzie di solvibilità e per questo motivo sempre meno famiglie possono accedere ai crediti messi a disposizione da vari enti per l’acquisto di una prima casa. L’unione degli immobiliaristi rende noto che, a causa di questa crisi, crollano sempre più i prezzi delle case. Il calo di questi ultimi è stimabile attorno al 20%, sebbene, deve essere sottolineato, non interessa tutte le zone e tutte le città. Ad esempio nei quartieri non popolari delle grandi città i prezzi sono rimasti sostanzialmente invariati e non hanno, quindi, subito cali degni di nota. Come detto, il problema alla base di tutto è la forte crisi di liquidità che attanaglia le famiglie italiane. Il sogno di acquistare una prima casa rimane per tutti, ma le difficoltà sono talmente tante che in molti, ad oggi, ci rinunciano aspettando tempi migliori. Manca, infatti, la possibilità di dare alle banche, così come ai vari enti creditizi, le garanzie che richiedono per concedere l’accensione di un mutuo finalizzato a tale obiettivo. Per questo motivo, molte case rimangono invendute e, di conseguenza, svalutano.