Regime forfettario: un vantaggio fiscale da sfruttare

Si parla di regime forfettario per indicare un sistema fiscale agevolato che differisce dalla classica partita Iva. Riserva un’aliquota del 15% sull’imponibile, percentuale che si riduce al 5% per i primi cinque anni per coloro che abbiano avviato una nuova attività.

Prima della legge di stabilità 2018, i requisiti per accedere al regime forfettario erano:

  • non superare certi limiti per i ricavi e i compensi;
  • non superare il limite di 5 mila euro di spese per lavoro dipendente;
  • non superare il limite di 20 mila euro per il costo dei beni strumentali.

Con la Legge n. 145/2018 è stato stabilito un solo requisito di accesso, ovvero che ricavi e compensi restino nei limiti di 65 mila euro. Chiedendo una Consulenza Aziendale presso un’agenzia di esperti, verrai sicuramente informato di tutti i particolari concernenti il regime forfettario per capire se sia 8l sistema fiscale migliore per te.

Il calcolo delle tasse quando si parla di regime forfettario si basa su passaggi lunghi seppure molto semplici. Come prima cosa devi effettuate il calcolo del reddito imponibile (laddove per reddito imponibile si indeterminato la parte di guadagno su cui si applicano il 15% di tasse). Per stabilire il reddito imponibile, debitamente fate riferimento al codice ATECO per cui hai optato quando hai aperto la tua attività. Per ognuno di essi, l’Agenzia delle Entrate ha stabilito un coefficiente di redditività (cioè una percentuale) che va moltiplicato poi per il reddito. Se non sai dove recuperare i coefficienti dei codici ATECO, puoi collegarti al sito ufficiale dell’ISTAT.

Dopo aver determinato questo primo importo, puoi passare alla situazione dei contributi previdenziali obbligatori che sono diversi sulla scorta di vari fattori. Per stabilire a quanto sia l’ammontare dei contributi che sei tenuto a versare, puoi chiedere sempre al consulente o al commercialista a cui ti sei affidato così da avere maggiore contezza del calcolo che devi fare. Immaginiamo che tu sia tenuto a versare 7.500 euro di contributi. E immaginiamo che il tuo reddito imponibile sia pari a circa 23.400 euro. Sottrai a quest’ultimo i contributi versati e otterrai così una terza somma, ovverosia 15.900 euro. A questo punto, devi effettuate la moltiplicazione dell’importo che hai ottenuto per 15% (l’aliquota prevista per il forfettario). Proseguendo nel nostro esempio, le tasse che dovrai pagare per un guadagno annuo di 30 mi,a euro ammonteranno a 2.385 euro (15.900 moltiplicato 15%).

Come si evince dall’esempio appena riportato,  l’imposta in regime forfettario  va a sostituirsi a tutte quelle che di solito sono previste (imposte sui redditi, addizionali re

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