Usucapione familiare: come trasmettere la proprietà ai figli e parenti

Che cos’è l’usucapione familiare? È possibile trasmettere la proprietà ai figli e parenti? Scopri tutto in questo articolo. 

Hai mai sentito parlare di usucapione familiare? Prima di arrivare a parlare di questo tema delicato è bene capire di cosa si tratta l’usucapione di un immobile. L’usucapione è una modalità di acquisto a titolo originario basato sull’utilizzo continuo e la cura del bene immobile per un determinato lasso di tempo previsto dalla legge. Ai fini di validità l’utilizzo e il possesso della cosa in essere deve avere delle caratteristiche imprescindibili ossia essere pacifico cioè non deve avvenire in modo violento o clandestino e deve essere continuativo nel tempo. A seconda del bene in questione si ha un lasso differente vediamo quale:

  • 20 anni per immobili il cui possesso è stato acquisito in malafede.
  • 20 anni per gli immobili per cui era previsto un usufrutto, uso, abitazione e molto altro.
  • 20 anni per il possesso di beni immobili.
  • 10 anni se è stato acquistato in buona fede e con un atto regolarmente registrato.
  • 10 anni per il possesso continuato per i mobili relativi alle proprietà e altri diritti reali.
  • 10 anni per il possesso continuato di bene regolarmente iscritti ai registri pubblici.
  • 3 anni per la trascrizione dei beni mobili iscritti nei pubblici registri acquistati in buona fede. 

Per poter riuscire ad usufruire dell’usucapione il lasso di tempo, sopra citato, non deve avere alcuna interruzione ed inoltre bisogna avere per legge delle prove certe della propria possessione dell’immobile o del mobile per il lungo periodo, ad esempio la presenza di alcuni testimoni. 

Questo è quello che avviene tra estranei, ma cosa succede invece nei casi di usucapione familiare?L’usucapione tra parenti per la cassazione non sussiste. Negli anni infatti sono state numerose le sentenze di tribunale che non hanno visto la validità dell’usucapione e quindi di diritto di proprietà da parte dei parenti. Questo perché la legge afferma che tali immobili o mobili vengono conferiti ai familiari per uso gratuito al fine di favore personale, a titolo di cortesia o di prestito sapendo che necessario per questioni familiari. E in qualità di familiare il proprietario dell’immobile decide di non venire a meno ai suoi doveri nei confronti di familiari figli, genitori o parenti di vario tipo. La proprietà rimane perciò del reale proprietario dell’immobile e non viene rilasciata invece ai familiari.

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